L’indagine, prima del suo genere
in città, è stata promossa attraverso la distribuzione capillare tra dicembre e
gennaio scorsi di un questionario anonimo da compilare on-line o su carta con
domande chiuse e aperte, e ha coinvolto oltre 1000 famiglie.
I
giudizi espressi sono in scala da 1 a 10.
I risultati, che sono già
stati presentati all’assessorato in un incontro ad hoc sono disponibili online nel nostro blog (Sezione Documenti), evidenziano luci e ombre di
un sistema che da oltre 40 anni rende Bologna una delle città italiane più
invidiate per la qualità dei suoi nidi e delle sue scuole.
Tenuto conto che il giudizio di chi si avvale di un servizio pubblico è
fortemente influenzato dal fatto che il servizio stesso sia fruibile
dall’utenza, i risultati evidenziano comunque una qualità del servizio sostanzialmente buona, con una notevole differenza tra nidi (con giudizi
oltre l’8 in quasi tutte le aree valutate) e scuole d’infanzia (con giudizi non
oltre il 7,5). In entrambi i segmenti l’innovazione
è a giudizio dei genitori l’area più carente.
La differenza tra nidi e scuole d’infanzia diventa sostanziale nella
valutazione del servizio mensa, che
nelle scuole d’infanzia è esternalizzato, e raggiunge a malapena la sufficienza
(voto medio 6), mentre nei nidi, dotati nella gran parte dei casi di cucina
interna, ottiene un giudizio medio pari a 8.
Nota dolente dei nidi d’infanzia -a giudizio dei genitori- è il servizio post-orario (16.30-18), in
gestione ad ASP IRIDES dal 2012, che ottiene un giudizio di 6,2.
Sul “capitolo ASP”, che dal
2012 ha preso in carico in tutti i nidi il post-orario e il sostegno ai bambini
disabili e in 20 scuole e 13 nidi anche il personale collaboratore, il giudizio dei genitori è fortemente
negativo (4,2 nei nidi, 4,5 nelle scuole d’infanzia): i genitori ricordano
bene l’assenza di coinvolgimento, lo smembramento dei gruppi di lavoro e le
tensioni dell’estate 2012, proseguite poi per tutto il 2013 quando sembrava che
ASP avrebbe preso in carico la gestione dell’intero comparto 0-6.
Infine il turnover del personale
risulta drammatico nei nidi, ma soprattutto nelle scuole d’infanzia, dove
solo in una sezione su 10 a settembre si sono ripresentate le stesse insegnanti
dell’anno prima.
Il comitato genitori 0-6 crede
che il nuovo progetto di istituzione, che l’amministrazione comunale sta presentando
in questi giorni per la futura gestione di nidi e scuole d’infanzia comunali, non
possa fare a meno delle istanze espresse dai genitori nel questionario e
auspica che il punto di vista dei genitori e di tutti i soggetti coinvolti sia
tenuto in alta considerazione nella fase di progettazione e ridefinizione dei
servizi.
Visualizza i risultati del questionario.
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